10 gennaio 2014
Il giorno 10 gennaio 2014 alle ore 18.00 presso la sala convegni del comune di Ales si terrà un incontro che avrà come tema "Il valore educativo e spirituale dello sport" con relatore Don Alessio Albertini. Introdurrà Giuseppe Manias (Biblioteca Gramsciana ), coordinerà Don Petronio Floris parroco di Ales. Interverrà il vescovo di Ales Monsignor Giovanni Dettori.
L’evento è il primo di più incontri denominati "Il venerdì dello spirito" che vogliono essere specchio di un’analisi sulla religione e sui suoi vari aspetti.
DON ALESSIO ALBERTINI: nato a Besana Brianza (MB) il 25 agosto 1967, originario di S. Eusebio e SS. Maccabei in Besana Brianza.Da giovane prommettentissimo giocatore di calcio, fratello di Demetrio Albertini viene ordinato sacerdote il 13 Giugno 1992. 1992 viceparroco a San Bernardo - Lainate (MI) 1999 viceparroco a San Gregorio Barbarigo – Milano 2009 vicario a San Giovanni Battista (Duomo di Monza) - (MB) 2012 vicario della Comunità Pastorale Beato Giovanni Paolo II - Pero (MI) Dal 2009 è Segretario della Commissione Diocesana dello Sport, responsabile del settore giovanile Dal 2012 è consulente ecclesiastico del Centro Sportivo Italiano.
Ha tra l’altro scritto e pubblicato varie opere sullo sport tra cui: Venti mondiali: emozioni per imparare a crescere in umanità attraverso lo sport Milano: Centro ambrosiano, 2010. - Vivere da campione : Giovanni Paolo 2 parla allo sport Milano : In dialogo, 2011. -Traguardi di gloria : storie a cinque cerchi Cinisello Balsamo: San Paolo, 2012. - Più su: trenta balzi verso il cielo per uno sportivo al top Milano : In dialogo, 2012. - Storie a cinque cerchi: dalle Olimpiadi una lezione di vita Cinisello Balsamo : San Paolo, 2008. - Il pallone racconta: un nuovo modo di guardare al calcio Milano : Centro Ambrosiano, 2006.
«Osservate una partita di foot-ball: essa è un modello di società individualistica: vi si esercita l'iniziativa, ma essa è definita dalla legge; le personalità vi si distinguono gerarchicamente, ma la distinzione avviene non per carriera, ma per capacità specifica; c'è il movimento, la gara, la lotta, ma esse sono regolate da una legge non scritta, che chiama "lealtà", e viene continuamente ricordata dalla presenza dell'arbitro». (Antonio Gramsci)
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