27 ottobre 2011
I cibi locali al centro di un progetto internazionale
«La cultura e la tradizione di un popolo si trasmettono anche a tavola. Soprattutto quando si preservano e si valorizzano i piatti e i prodotti che “parlano” di un territorio e di un popolo che ne ha custodito i segreti per secoli». Così Luciano Piras, presidente del Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, sintetizza i temi che, di recente, hanno animato incontri, dibattiti e tavoli tecnici di coordinamento tra il Gruppo di azione locale e i collegi provenienti dal resto dell'Isola, da alcune regioni d'Italia e da paesi come Finlandia, Estonia, Francia, Portogallo e Spagna.
PROGETTI DI COOPERAZIONE Il multilingue gruppo di lavoro, chiamato a collaborare nell'ambito dei progetti di cooperazione della “Misura 421” del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, ha concentrato l'attenzione su due progetti di cui il Gal Sulcis è capofila: “MeDIeterranea” e “Giovani e sviluppo rurale”. Ma è stato soprattutto il primo a catalizzare l'attenzione, e non solo degli addetti ai lavori.
“MEDIETERRANEA” «Il progetto nasce dalla consapevolezza che il cibo vada al di là della semplice esigenza di alimentarsi. Il nostro obiettivo - spiega Danilo Serra, uno degli animatori del Gal e dell'iniziativa - è promuovere i prodotti tipici, i piatti della tradizione come stile di vita di un popolo: in sostanza, parte integrante della loro cultura». Un piano di ampio respiro in cui il Gal Sulcis ha già destinato 110 mila euro di fondi e a cui hanno già aderito i Gal isolani del Linas-Campidano (con 90 mila euro) e della Marmilla (90 mila) e che, a breve, vedrà il coinvolgimento anche dei gruppi di azione locale del Sarcidano, Adige (Veneto), Marmo Melandro (Basilicata), Altra Romagna (Emilia Romagna), La Manchuela (Spagna) e Aproder (Portogallo). E con un obiettivo ben preciso nel mirino.
COINVOLGIMENTO «Coinvolgere le scuole, le Asl territoriali e i Comuni nell'inserimento di prodotti tipici nei menù scolastici. Creare, insomma, dei menù tradizionali ma a misura di bambino», aggiunge Serra. Un piano che, oltre al recupero e alla salvaguardia di prodotti e piatti tipici della dieta locale, prevede iniziative che saranno al centro di laboratori scolastici e di un programma di promozione ad ampio raggio.
GIOVANI E SVILUPPO RURALE L'auspicio condiviso è che il piano dedicato alla cultura del cibo possa ben integrarsi con “Giovani e sviluppo rurale”, l'altro progetto del Gal che invece mira a utilizzare le nuove tecnologie (tv e internet) per valorizzare la tradizione e i tesori storici, naturalistici ed enogastronomici del territorio per promuovere nuove forme di turismo e creare opportunità di lavoro.
Maurizio Locci
© GalMarmilla