12 febbraio 2013

I racconti del territorio, ecco le scuole vincitrici

SANTADI. Grande successo per il concorso “Donatori di storie a chilometro zero”, l’iniziativa, bandita dal Gal e nata nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Giovani e Sviluppo...

SANTADI. Grande successo per il concorso “Donatori di storie a chilometro zero”, l’iniziativa, bandita dal Gal e nata nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Giovani e Sviluppo Rurale”. La partecipazione era riservata alle scuole medie: gli alunni dovevano scrivere un racconto originale, ispirato a storie della tradizione locale, antiche usanze e mestieri o ricorrere alla loro fantasia. Al primo posto s’è classificato l’istituto comprensivo “Taddeo Cossu” di Teulada, che ha preceduto il “San Domenico Savio” di Giba e gli istituti di Pula e di Santadi. Le prime tre scuole classificate parteciperanno ad un campus che si svolgerà ad aprile in Finlandia, nel cuore della Lapponia. Gli studenti avranno l’opportunità di mettere in comune con i loro coetanei europei le loro esperienze culturali e presenteranno i loro lavori. Dopo questo primo evento, in ciascuna scuola saranno realizzati, con il supporto di tecnici specializzati, dei “corti” sul territorio e sulle storie raccontate. Il materiale sarà utilizzato nel secondo appuntamento internazionale, in Francia. Saranno ammesse le prime 5 scuole sarde classificate. Nei primi mesi del 2014 , il terzo ed ultimo evento, previsto in Sardegna nel territorio del Gal, quando gli studenti isolani e i loro coetanei europei presenteranno dei filmati realizzati nei backstage degli altri due eventi. Tutto il progetto rientra nella misura 4, “Cooperazione interterritoriale e transnazionale”. I partner, oltre i già citati Gal Sulcis e Gal finlandese e francese, sono gli altri Gal sardi (Linas-Campidano, Marmilla, Sarcidano-Barbagia di Seulo). «Gli obiettivi sono molteplici – spiega il presidente del Gal Sulcis, Cristoforo Luciano Piras – Motivare i giovani alla permanenza nel territori, rafforzare il legame e favorire l’approccio positivo al luogo di appartenenza».

e.ca.

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