23 luglio 2013

La Marmilla punta sul turismo rurale

VILLANOVAFORRU. Le strade del turismo nelle Marmille passano anche attraverso quello rurale. Strumento principe, per l’attivazione di azioni finalizzate alla gestione integrata delle strutture, la...

VILLANOVAFORRU. Le strade del turismo nelle Marmille passano anche attraverso quello rurale. Strumento principe, per l’attivazione di azioni finalizzate alla gestione integrata delle strutture, la messa in rete degli operatori del settore turistico e culturale, la promozione del territorio e la promo - commercializzazione di pacchetti turistici, è il Gal Marmilla (il Gruppo di azione locale), che giusto nei giorni scorsi ha pubblicato i bandi relativi alle misure 311 “Diversificazione verso attività non agricole”, suddiviso in sei azioni, e la Misura 313 finalizzata alla “Incentivazione di attività turistiche”, azione 3. Il primo bando si riferisce allo sviluppo dell’ospitalità agrituristica, agricampeggio compreso; la riqualificazione delle strutture e del contesto paesaggistico nelle aziende agricole che offrono servizi agrituristici o didattici; la realizzazione di piccoli impianti di trasformazione e di spazi attrezzati per la vendita di prodotti aziendali; spazi aziendali attrezzati per il turismo equestre compresi quelli per il ricovero, la cura e l’addestramento, esclusi quelli volti ad attività di addestramento ai fini sportivi; di spazi aziendali attrezzati per lo svolgimento di attività didattiche o speciali in fattoria ed infine la realizzazione in azienda di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Quindi la Misura 313 “Incentivazione di attività turistiche”, azione 3, per l’acquisizione di servizi inerenti il turismo in area rurale. Nello specifico questa è finalizzata ad attivare nell’area di competenza del Gal (44 i comuni interessati) una efficace azione di aggregazione degli operatori turistici mediante la selezione di organismi di gestione di servizi quali possono essere i consorzi, le associazioni riconosciute, le società consortili e via elencando, che siano in grado di promuovere e commercializzare l’offerta di turismo rurale e di garantire un efficace servizio di assistenza agli operatori, anche con l’utilizzo di strumenti innovativi di comunicazione sul web. «Una nuova opportunità per gli operatori del settore, volta a far massa critica», dice il presidente del Gal Renzo Ibba.

Tigellio Sebis

© GalMarmilla