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Lunamatrona Giornata Internazionale dei Musei

15 maggio 2014

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Una giornata per celebrare i musei e tutte quelle istituzioni capaci di rendere la cultura e lo scibile veicoli di condivisione e conoscenza: la Giornata Internazionale dei Musei si pone l’obiettivo di superare i confini geografici per ricordare che, universalmente, i musei sono istituzioni vive, capaci di creare legami tra il passato e il presente, nonché con i visitatori.

La Giornata internazionale dei musei è stata ideata nel 1977 dall’International Council of Museums (ICOM, Consiglio internazionale dei musei) ed oggi si tiene in oltre 100 Paesi di tutto il mondo.

Il Museo Sa Corona Arrubia aderisce a tale iniziativa ed il 18 maggio apre le sue porte gratuitamente a tutti i visitatori.

Sarà possibile immergersi nelle cinque sale dedicate alla rassegna arte52.  Un avvincente progetto, che prevede la realizzazione di 52 mostre d’arte, una per ogni settimana dell’anno. Ogni venerdì, infatti,  viene inaugurata una nuova esposizione della durata di un mese.

Si potranno visitare gratuitamente anche le sezioni permanenti del museo:

- Il  Padiglione faunistico propone  otto grandi diorami, le stupende ricostruzioni tridimensionali a grandezza naturale di ambienti naturali del territorio: un modo nuovo per scoprire, rispettare e amare la natura che ci circonda attraverso la rappresentazione scenografica della fauna della Marmilla e della Sardegna; un’esperienza di alto valore scientifico e grande spettacolarità.

- Il Padiglione botanico si articola a sua volta in tre sottosezioni: la Micoteca, la Xiloteca e l’Erbario attraverso le quali si arriva a scoprire come funziona una pianta, come si forma un frutto e tanti altri segreti del regno vegetale. Disegni e modelli botanici tridimensionali offrono un approccio diverso ai concetti basilari della botanica rappresentati anche in pannelli che illustrano gli aspetti vegetazionali tipici del territorio.

- Il terzo Padiglione, quello antropico, propone un percorso che consente di ricostruire un’immagine concreta della storia e della cultura del territorio. Si articola in due parti: nella prima sono esposte sei suggestive ricostruzioni in scala dei più importanti monumenti archeologici della Marmilla; la seconda espone una collezione di testimonianze sulla civiltà contadina del recente passato.