Rassegna Stampa

Partecipate, stop dei giudici

21 agosto 2011

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PROVINCIA. Bilanci in rosso, il richiamo della Corte dei conti

Pompano soldi che servono soprattutto per pagare il personale. La Corte dei conti dà un giudizio severo sui modi con cui la Provincia governa le società partecipate. Tutte in passivo con l'unica eccezione del Consorzio turistico Horse Country dove però l'amministrazione di via Carboni conta appena il 9,09 per cento del capitale sociale. Niente a che vedere col 78 e passa per cento nella Sogeaor, la società di gestione dell'aeroporto di Fenosu, indebitata fino ai capelli.

I giudici contabili oltre che la Sogeaor e l'Horse country hanno passato in rassegna, per gli anni dal 2007 al 2009, anche la società Sil (Provincia al 64,34 per cento), l'Agenzia per l'energia sostenibile (66,66), i Gal Terre Shardana (2,06) e Marmilla (2,69), Consorzio Uno (10 per cento), Servizi Provincia Oristano (100 per cento).

Tutte insieme, nel 2009, hanno comportato alla Provincia una spesa di due milioni e 362 mila euro di cui più di un milione e mezzo in buste paghe dei 99 dipendenti. I dati al 2009 (quelli del 2010 sono ancora più pesanti) dicono che il totale della spesa per il personale delle partecipate è pari al 16,08 del totale della spesa per il personale della Provincia. Praticamente su tre lavoratori della Provincia uno è occupato fra Sogeaor, Consorzio Uno, Sil e Servizi Provincia. In testa proprio i Servizi con 58 dipendenti, Sogeaor 20 (ma nel 2009), Sil 18 fra Cococo e a tempo determinato.

La Corte non risparmia critiche sui sistemi di reclutamento e sui controlli ancora troppo scarsi. Ricorda l'impegno al «contenimento dei costi per personale e consulenze». Critica la situazione di Servizi Provincia sull'impiego degli Lsu. Infine: «Non risultano conoscibili né tantomeno quantificabili, i benefici che la Provincia trae dall'assetto societario e ciò sia sotto il profilo finanziario che dell'efficacia dei servizi prestati dai soggetti esterni», è la botta finale della Corte.

Antonio Masala