Rassegna Stampa

Parola d'ordine: dieta mediterranea

04 ottobre 2011

Testo pù grandeTesto più piccoloprint

Condividi su:

   
 
 

TEULADA. Un nuovo stile di vita con la dieta mediterranea. Maggior partecipazione dei giovani alle iniziative di sviluppo. Sono strumenti per rivitalizzare le aree rurali, realizzabili in modo più efficace attraverso la cooperazione, meglio se transnazionale. Queste le finalità dell'Unione Europea, che ha finanziato il programma Leader e ne ha affidato la gestione ai Gal. Un incontro di cooperazione che si è appunto concluso nei giorni scorsi e nel corso del del quale sono stati presentati due progetti, già finanziati: «MeDIETerranea «e «Giovani e Sviluppo Rurale».  Progetti che hanno raccolto importanti adesioni di partner sardi, nazionali ed esteri. Le iniziative sono state proposte dal Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari (capofila). Il primo sarà realizzato insieme ai Gal Linas Campidano; Marmilla; Adige (Veneto); Marmo Melandro (Basilicata); La Manchuela (Spagna) e Aproder (Portogallo). Serviranno 800mila euro, messi a disposizione dai partner. Il progetto si propone di promuovere e valorizzare la dieta mediterranea sia come stile di alimentazione sia come fattore identitario e culturale delle popolazioni interessate. Di qui la proposta di un menu tradizionale che sarà associato ai prodotti tipici di ogni territorio coinvolto che entreranno con maggiore frequenza nella vita quotidiana dei consumatori e nell'offerta turistica; conferenze sulla dieta mediterranea; concorsi gastronomici; realizzazione di pubblicazioni promozionali. Ancora: un progetto pilota di educazione alimentare per le scuole e l'inserimento nelle mense di menù che facciano uso di pietanze legate ai prodotti mediterranei anche a rotazione, nel tempo, con quelli provenienti dagli altri territori coinvolti nel progetto. La seconda iniziativa, «Giovani e Sviluppo Rurale», ha come partner i Gal sardi; Linas Campidano; Marmilla; Sarcidano. Il Gal, Altra Romagna e come partner europei, quelli di: Estonia; Lituania; Francia e Finlandia. I costi sono stati quantificati in circa 400 mila euro. In concreto si tratta di realizzare un percorso di ricostruzione e studio delle diverse identità locali per incoraggiare la permanenza dei giovani nel territorio. Le attività previste: elaborazione di testi e cortometraggio su "Identità e Cultura Rurale"; piattaforme didattiche interattive; campus internazionali. I protagonisti saranno i ragazzi dagli 11 ai 13 anni,i loro professori e tecnici esperti in arte cinematografica.

Enrico Cambedda