Rassegna Stampa

Disabili e disoccupati a lezione di agricoltura

05 giugno 2015

Testo pù grandeTesto più piccoloprint

Condividi su:

   
 
 

Marmilla e Sarcidano. Impegnati in quattro fattorie didattiche

Sui campi di Marmilla e Sarcidano coltivano piante officinali. E preparano il terreno per la prossima annata di zafferano. Ed è così che la terra diventa occasione di riscatto sociale e di costruirsi un futuro. E' partito in quattro fattorie didattiche del territorio il progetto "Alta Marmilla ... ritorno alla terra". Un'opportunità di cura per gli utenti del centro di salute mentale di Ales e per diversi cittadini in condizioni economiche disagiate alla ricerca di una gratificazione e, perchè no, di un'occupazione. Si lavora sotto il sole ma fatica e sudore non spaventano. L'obiettivo del renserimento sociale è all'orizzonte.

Il progetto. L'iniziativa dell'Unione comuni Alta Marmilla, Gal Marmilla, Asl 5 e Laore: 24 i giovani coinvolti, molti sono in cura al centro di salute mentale alerese, altri disoccupati che nutrono il bisogno di sentirsi impegnati ed imparare una nuova attività. <<La terra da sempre è strumento di cura - ha spiegato Filippo Bartolomeo, supervisore del progetto per conto della ASL - lavorandola uno capisce il valore del suo lavoro e del prodotto finito, che ti consente di confrontarti col mercato e sentirti realizzato>>. Il merito è dell'agricoltura sociale, <<un percorso non in spazi chiusi che diventa momento di riscatto anche per chi attraversa una situazione economica difficile>>. Percorso per i 24 utenti nelle fattorie didattiche "Sa Scrussura" di Sini, "Su Massaiu" di Turri, "Quaddu e Tellas" di Genoni e "Sa Stiddiadroxia" di Gesturi.

In fattoria. Nell'agriturismo Su Massaiu, tra Turri e Baradili, i giovani raccolgono i fiori di elicriso per la produzione di oli essenziali. E dissotterrano i bulbi per la nuova stagione dello zafferano.. <<Tutti sono educati al rispetto delle regole, senso di responsabilità, socializzazione ed impegno costante>>, ha aggiunto il coordinatore educativo Andrea Porcedda. <<Abbiamo bisogno di manodopera - ha detto il titolare Fernando Atzeni - speriamo di poter impegnare questi giovani con progetti specifici>>. >I commenti degli utenti in un sol coro: <<Stiamo bene, la terra ci fa bene, ci snetiamo realizzati>>.

In Agriturismo. Confessione condivisa dai colleghi impegnati nell'agriturismo Sa Scrussura di Sini nel lavoro in serra e nella realizzazione di orti e giardini sensoriali con protagonisti i cinque sensi. <<Così abbiamo iniziato un percorso nel sociale che porterà ad una nuova gestione con una cooperativa sociale di tipo B - ha annunciato Biagio Atzoari, della direzione de Sa Scrussura - grazie ai progetti dei servizi sociali del territorio proteemo inserire persone svantaggiate nella nostra azienda>>.

Antonio Pintori